Insieme per un futuro migliore

Il racconto del progetto promosso dall’Associazione La-Fra Onlus e selezionato sul bando “Non uno di Meno” di Fondazione Comunitaria Nord Milano

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Insieme per un futuro migliore

L’Associazione La-Fra, che da anni si occupa di persone disabili e delle loro famiglie, da qualche tempo sta focalizzando la propria attenzione sul dare la possibilità ai propri utenti di essere parte attiva e integrante della comunità, offrendo loro l’opportunità di diventare autori di un cambiamento ed essere percepiti dal territorio quali cittadini attivi.

In questi anni, la collaborazione e il coinvolgimento di tutti hanno “creato valore” e i risultati dei progetti per l’inclusione sociale e per favorire la cittadinanza attiva delle persone disabili, che abbiamo attuato con la collaborazione dei cittadini e dei volontari, con il Comune e gli altri Enti o Associazioni del territorio, ne sono la prova tangibile per poter dichiarare che “Insieme possiamo costruire un futuro migliore”.

 

IL PROGETTO

Il progetto “Insieme per un futuro migliore” coinvolgerà gli utenti (22 persone con disabilità psicofisica di età compresa tra 20 e 55 anni) che frequentano il Centro Diurno dell’Associazione, i loro familiari, i cittadini, i volontari, i ragazzi delle scuole del territorio.

Mediante il progetto si realizzeranno due azioni: Aiutaci ad Aiutare gli Altri”, che vede come protagonisti gli utenti che frequentano il Centro Diurno dell’Associazione La-Fra, e “Famiglie in Rete”, rivolto alle famiglie delle persone disabili, che vedrà il coinvolgimento anche di famiglie esterne al Centro, appartenenti a Enti o Associazioni del territorio, che non hanno figli “fragili”, a supporto dei familiari delle persone disabili.

Entrambe le azioni hanno lo scopo di favorire la “relazione di aiuto” per evitare che nessuno rimanga ai margini o isolato, vittima delle proprie fragilità: relazioni capaci di offrire speranza e fiducia, capaci di lenire la solitudine e in grado di offrire sguardi diversi e sostegno per affrontare le difficoltà quotidiane. Inoltre, attraverso questa iniziativa, si favorirà l’instaurarsi di legami significativi e rispettosi dei diritti e delle aspirazioni di tutti i componenti della Comunità, sia dal punto di vista sociale che economico, che ambientale.

Inoltre, si programmeranno anche degli incontri con la scuola media di Lainate, per permettere agli utenti del CDD di trasmettere, ai ragazzi, il valore sociale e ambientale dell’economia circolare affrontando il tema che “Nulla va sprecato”, facendo leva sul principio che è vitale “pensarci come un unico ecosistema”, in quanto se rispettiamo il luogo in cui viviamo permettiamo a noi stessi di condurre una vita di qualità.

 

 

AZIONE 1: “AIUTACI AD AIUTARE GLI ALTRI”

L’idea dell’Associazione è quella di rendere “normale” e non “eccezionale” la partecipazione attiva delle persone disabili alla vita della comunità. Infatti, lo scopo principale di quest’azione è il consolidare la cultura che le persone disabili devono collaborare attivamente a ripristinare la concezione di “pensarci come un unico ecosistema” e possono contribuire a generare azioni e relazioni utili al benessere della società dal punto di vita sociale, economico e ambientale.

Tenendo conto dei dati rilevati da un’indagine effettuata sul territorio, da cui emerge che negli ultimi anni, a Lainate, si è ampliata la fascia di popolazione che riceve una qualche forma di aiuto per arrivare a fine mese o per far fronte alle spese della vita quotidiana, l’Associazione ha ritenuto che potesse essere un “valore aggiunto” il fatto che i propri utenti potessero “mettersi al servizio” delle fasce più fragili e bisognose. Pertanto, un gruppo di 10 utenti che frequentano il Centro diurno dell’Associazione La-Fra, a turno, accompagnati dagli operatori del Centro, aiuteranno i volontari della Caritas, dell’Associazione “Ape operosa” e della parrocchia a sostenere e aiutare i cittadini in situazione di bisogno e di emarginazione sociale. Ciò permetterà alle persone disabili di essere protagoniste attive nel contesto sociale in cui vivono e di essere percepite come promotori di una cultura del “dono e della sussidiarietà”, ciò favorirà la possibilità di una miglior integrazione nella comunità in cui vivono.

 

 

 

AZIONE 2. “FAMIGLIE IN RETE”

L’idea di questa iniziativa è quello di contrastare l’insorgere di situazioni di emarginazione e di isola-mento, cercando di creare una rete solidate e di auto mutuo aiuto tra i genitori.

Lo scopo di questa azione è di permettere ai familiari degli utenti che frequentano il Centro Diurno dell’Associazione, di potersi incontrare/confrontare per conoscersi meglio e favorire l’instaurarsi di relazioni significative di aiuto reciproco, utili a soddisfare un proprio bisogno e contemporaneamente contribuire a rispondere a quello altrui, allargando la rete sociale di amicizie e conoscenze.

Soprattutto in questo momento storico, di crisi economica, la possibilità di creare una rete di solidarietà fra le famiglie e di poter usufruire di una rete di relazione e sostegno di aiuto reciproco, diventa una risposta concreta. Inoltre, si coinvolgeranno varie Associazioni ed Enti del territorio, per promuovere/ attivare anche una rete esterna, che coinvolga le famiglie del territorio e le spinga a incontrarsi e dare un reale aiuto ai familiari dei nostri utenti.

  • Incontri di auto mutuo aiuto con la supervisione della psicologa: i familiari si incontreranno e con la mediazione della psicologa del CDD, affronteranno e si confronteranno sui temi individuati. Si auspica che questi incontri possano favorire la comprensione del valore dell’aiuto reciproco dell’apertura al territorio ed alle famiglie che non vivono da vicino la problematica della disabilità.
  • Incontri per Creare una Rete tra Famiglie: Una volta al mese I familiari degli utenti che frequentano il CDD, si ritroveranno con i figli, in uno spazio da definire. Mentre i genitori si incontreranno tra di loro e con altre famiglie per un momento conviviale, due operatori del CDD e alcuni volontari del territorio passeranno del tempo con i loro figli, organizzando un momento ludico ricreativo. Questo permetterà ai familiari di ritagliarsi degli spazi per loro e ai figli di stare con altre persone. Inoltre, si programmeranno, in base al bisogno, degli incontri di gruppo fra le famiglie per un confronto sull’esperienza e una messa a punto dell’iniziativa.

Questo progetto rappresenta un “incipit”, affinché diventi consuetudine la collaborazione tra le persone disabili e i cittadini e volontari del territorio.

La speranza è che questo progetto possa essere utilizzato come “Nave Scuola” per trainare ed educare al tema dell’inclusione sociale e della cittadinanza attiva quale valore aggiunto e indispensabile a creare una società in cui ogni persona possa essere.

 

LINK UTILI

www.associazionelafra.org

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